
Esercizi allungamento : stretching statico e stretching passivo
Andiamo ad analizzare le varie tipologie di stretching come già accennato nella nostra introduzione sull'argomento.
Le prime due che andremo a vedere sono lo stretching statico e quello passivo passivo.
Lo stretching statico è basato sul raggiungimento ed il mantenimento, per un certo periodo di tempo, della massima posizione di allungamento possibile.
I vantaggi di questo metodo sono:
- sforzo minimo
- facilità di esecuzione
- non risente del riflesso da stiramento
- se si generano forti tensioni, può indurre un rilassamento muscolare attraverso il riflesso miotatico inverso.
Ovviamente i movimenti dinamici svolti durante qualsiasi disciplina sottopongono i muscoli a elongazioni violente e improvvise che non ritroviamo in questa metodologia di stretching.
Lo stretching passivo è invece eseguito sull'atleta da forze esterne, ad esempio un fisioterapista.
Questa metodica di allungamento è soprattutto utilizzata in fase di riabilitazione, dopo ad esempio dei traumi o quando i muscoli sono troppo deboli per poter svolgere in maniera attiva l'attività.
Un vantaggio di questa metodica è la possibilità di poter portare il muscolo al di là dei limiti che si raggiungono con lo stretching attivo
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