Posto che vai, allenamento che... Inventi!

di Andrea Cassanelli - Ven, 19/04/2019 - 11:33
Come non rinunciare all'allenamento quando siamo in viaggio: i suggerimenti dell'allenatore per trarre il massimo dal posto in cui ci troviamo

Diciamoci la verità, che sia per lavoro o per diletto, quando si viaggia diventa complicato poter programmare gli allenamenti. Parlo ovviamente di chi, nonostante abbia in programma gare o manifestazioni più o meno competitive, non vuole giustamente rinunciare a viaggiare godendosi la vita. Che vi troviate in città, villaggi o alta montagna, ogni luogo può essere fonte di ispirazione per un allenamento alternativo.


Allenamento in centro città

Può capitare di trovarsi in pieno centro, dove avventurarsi su strade trafficate potrebbe risultare estremamente pericoloso. In questo caso anche un piccolo parco o area verde può rivelarsi una ottima opportunità di allenamento. Poniamo il caso che questo parco non sia perfettamente pianeggiante, ma che offra delle ondulazioni in alcune aree specifiche: bene, questi punti saranno i nostri cambi di ritmo! Attaccheremo la parte in ascesa per poi recuperare lasciandoci andare nella successiva discesa.

Nel caso in cui si trattasse di un parco completamente pianeggiante, potremo alternare uno o più giri veloci a uno o più giri lenti di recupero, eseguendo un fartlek strutturato ad intervalli predefiniti.


Allenamento fuori città

Se non dovessimo essere in città, ma ad esempio in montagna, dove scarseggia il terreno pianeggiante, potremmo eseguire delle sedute di potenziamento. Dopo aver eseguito un riscaldamento efficace ed alternativo, tramite corsa sul posto, skip, jamping jack, corsetta calciata ed altre andature specifiche per risvegliare la reattività dei piedi, potremo cercare una salita di discreta pendenza da percorrere quante volte vogliamo ed al ritmo che vogliamo.

Ricordiamoci solo che gli sprint in salita, maggiormente allenanti sulla forza esplosiva, vanno eseguiti su distanze dai 60 ai 100 mt massimo, al 90-100% delle proprie possibilità, con recuperi relativamente ampi di 3-4’ tra le prove.

Di contro se vogliamo allenare la forza resistente, potremo aumentare la distanza della salita fino anche a 400-500 mt, recuperando di passo o corsetta blanda, secondo la distanza scelta, nel rientro alla partenza.

Anche piccoli pezzi di strada di 200-300 metri possono diventare terreno di allenamento. Basta organizzare, dopo un buon riscaldamento come sopra proposto, una serie di ripetizioni su quella distanza, recuperando di passo o corsetta, secondo l’obiettivo che ci saremo prefissati.


Qualora la nostra permanenza dovesse protrarsi nel tempo, dovremo fare attenzione a non eseguire la stessa seduta tutti i giorni, soprattutto se parliamo di salite o di ripetute brevi, in quanto potremmo andare incontro pericolosamente ad un infortunio muscolare, dovuto all’eccessiva sollecitazione ripetitiva degli stessi distretti muscolari.

Tuttavia, come avrete potuto capire, non ci sono limiti se ci si vuole veramente allenare anche quando siamo obbligati a spostarci, basta un po’ di fantasia e l’allenamento è servito.


Ritratto di Andrea Cassanelli
Atleta e Tecnico Fidal tesserato per la S.G. La Patria Carpi
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