Arrivare stanchi al traguardo, programmando la prossima sfida

di Andrea Cassanelli - Mer, 09/10/2019 - 11:44
L'autunno per il podista è la stagione in cui i carichi di lavoro aumentano progressivamente, preparandosi al meglio alle prossime manifestazioni sportive

L’ autunno è ormai pienamente arrivato e per il runner che abbia in programma gare di 10.000 metri ed oltre, è tempo di allungare le proprie uscite. Per coloro che hanno intenzione di portare solo a termine la manifestazione, tutto sommato è sufficiente aumentare progressivamente e ponderatamente il numero dei chilometri, ma per chi avesse intenzione di competere od anche solo migliorarsi minimamente, la situazione si complica leggermente.

Per entrambe occorre fare attenzione alla base aerobica e muscolare dalla quale si parte. Che si provenga dalla pausa delle vacanze estive dove ci si sia imposti un meritato riposo o da un periodo di scarico attivo praticando magari attività alternative, la ripresa dovrà necessariamente essere graduale. Un incremento repentino di chilometraggio, quasi certamente, genererà affaticamenti muscolari e pericolose tendiniti, preludio di un successivo forzato stop. Anche il numero di uscite settimanali dovrà seguire la medesima gradualità. Passare da 0 o 1 uscita settimanale a 5, provoca un stress fisico/mentale da non trascurare, ricominciare quindi la prima settimana alternando una seduta di corsa ad una di riposo, permetterà al corpo un facile riadattamento.


Autunno: come organizzare gli allenamenti

Importantissimo curare la tonificazione muscolare di tutto il corpo. Durante la corsa i muscoli che vengono utilizzati sono moltissimi; gambe, tronco, braccia, sono tutti impegnati nel movimento di spinta durante l’avanzamento e non può precludere una parte del corpo dall’altra. Semplici esercizi svolti a corpo libero ed a carico naturale, consentono la riattivazione muscolare per una corretta esecuzione della corsa e della postura durante la stessa. Nel caso conosceste un tecnico, sfruttatelo consultandolo e facendovi spiegare alcune semplici esercitazioni.



allenatore, correre in autunno

Curata questa primissima fase, si potrà aumentare il chilometraggio in maggiore sicurezza, mantenendo comunque una progressione chilometrica ragionevole. Soprattutto all’inizio piuttosto che sulla distanza, sarebbe opportuno incrementare il tempo della corsa, magari anche solo piccoli step da 5’ ogni 2 sedute, consentendo la metabolizzazione dell’incremento precedente.

Questo per chi vuole semplicemente arrivare al traguardo di una gara o manifestazione podistica senza soffrire e divertendosi con gli altri partecipanti. Per chi invece desidera migliorarsi o addirittura ambisce ad un risultato cronometrico ben definito, le cose si complicano maggiormente.

In questi casi il fai da te potrebbe essere pericoloso, non solo per la propria autostima, ma anche e soprattutto per la salute. Nel caso delle maratone, ci sono persone che credono di poterla preparare in poco più di un mese, con il rischio di trovarsi poco dopo metà gara con le convulsioni muscolari alle gambe per l’eccessivo ed improvviso sforzo.

Per i podisti che hanno un piccolo o grande obiettivo avere qualcuno che li possa seguire diventa una necessità. Quanti di voi alle corse domenicali si sono sentiti dire “…ma nooo, non è niente, io corro da una vita e faccio etc, etc..” , salvo vederli alle corse con fasce elastiche, bendaggi, taping vari, od altri prodotti utili a contenere i problemi alle articolazioni. La corsa deve essere un piacere, anche quando si fa fatica perché la seduta ci impegna nell’ottenimento del risultato.

La giusta alternanza tra lavori, distanze e recuperi, ve la può insegnare solo chi è stato preparato a quello, per voi che siete atleti unici nel vostro genere.

Ricordatevi che il bello della corsa è arrivare sì stanchi al traguardo, ma ritrovandosi dopo alcuni minuti a programmare già la prossima sfida.

Ritratto di Andrea Cassanelli
Atleta e Tecnico Fidal tesserato per la S.G. La Patria Carpi
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