Curare il mal di schiena

di Running Italia - Lun, 25/07/2011 - 12:39

Tre esercizi per sconfiggere il mal di schiena: li ha selezionati un gruppo di medici del lavoro dell’Università di Bologna, attingendo a quelli della rieducazione posturale globale, la tecnica fisioterapica sviluppata in Francia da Philippe Souchard alla fine degli anni Ottanta, e che da allora ha riscosso grandissimo successo anche da noi. «Il metodo si basa sul principio che il sistema muscolare sia composto da catene di muscoli che si contraggono sotto l’influenza di fattori costituzionali, comportamentali e psichici - spiega Paolo Pillastrini, coordinatore della ricerca pubblicata su BMC Musculoskeletal Disorders -. L’obiettivo è di ripristinare un equilibrio armonico tra contrazione e rilassamento dei vari gruppi muscolari, in modo da evitare posizioni asimmetriche». LO STUDIO - Il mal di schiena è spesso causato da posizioni scorrette che si assumono nella vita di tutti i giorni, specie sul luogo di lavoro, ed è mantenuto da una serie di atteggiamenti che si adottano per difesa, una volta che il dolore è iniziato, ma che di fatto finiscono con alimentarlo. Per questo la rieducazione posturale globale era un’ottima candidata contro la lombalgia. «La tecnica era già stata sperimentata con successo per altre malattie delle ossa e delle articolazioni - prosegue il ricercatore bolognese -. Noi abbiamo scelto le 3 posture di rieducazione posturale che potevano essere più adatte a riarmonizzare la zona lombare e le abbiamo messe a confronto con gli esercizi di stabilizzazione tradizionalmente insegnati in palestra, basati sull’attivazione selettiva e con varia intensità di specifici gruppi muscolari». I due diversi tipi di trattamento sono stati proposti a due gruppi di 50 pazienti con un’età media inferiore ai 50 anni, che soffrivano di mal di schiena da almeno 3 mesi. Entrambi i programmi sono stati gestiti da fisioterapisti con esperienza ultradecennale. L’impegno di tempo richiesto in entrambi i casi era accettabile: due sessioni la settimana, della durata di un’ora circa, ripetute per cinque settimane. «Alla fine di questo periodo abbiamo confrontato i risultati con questionari, per verificare quanto persistessero il dolore e la difficoltà di movimento» riferisce Pillastrini. Nei primi mesi dopo la fine del trattamento la rieducazione posturale globale è risultata decisamente più efficace: quasi la metà dei pazienti ha riferito un miglioramento (rispetto al 12 per cento di coloro a cui erano stati assegnati gli esercizi di stabilizzazione) e solo un terzo non ha riscontrato alcun beneficio, mentre la stessa quota, nell’altro gruppo, è quella che ha tratto vantaggio dalla cura. LE PROSPETTIVE - «Questi buoni risultati iniziali devono trovare ulteriore conferma da un periodo di osservazione più prolungato - commenta Pillastrini -. Se gli effetti benefici si prolungassero per un anno, il trattamento potrebbe essere coperto dal sistema sanitario nazionale, che prevede l’esenzione per un ciclo di fisioterapia l’anno». Secondo il medico del lavoro bolognese un altro vantaggio di questo tipo di intervento è la sua relativa semplicità e il minimo impegno richiesto al paziente nella fase di istruzione da eseguirsi sotto la supervisione di un esperto: «Successivamente chiunque può ripetere quotidianamente e con costanza gli esercizi a casa propria» spiega. «In una prima fase, statica, imparando a gestire la propria postura; in una seconda, dinamica, apprendendo a controllare i più comuni movimenti della vita quotidiana».

fonte corriere.it

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