Le dimensioni contano: attenzione al sovrappeso!
Le dimensioni contano, inutile negarlo. Quando vediamo gli atleti in generale ci rendiamo conto di quanto sia poco il superfluo che si portano dietro e questo vale per tutte le specialità e discipline.
Mezzofondisti e ciclisti, nonostante la televisione ingigantisca questi ragazzi, sono vere piume e non hanno un grammo di troppo da trascinarsi nelle loro gare. Oggi nello sport agonistico e dilettantistico di buon livello, nulla viene lasciato al caso. Il miglioramento e lo stato di forma derivano dall’allenamento e dall’alimentazione, questa combinazione genera la buona prestazione.
Ho deciso di approfondire quanto scritto in precedenza da Martina Statello proprio in un articolo su Running Italia, dove riconduceva anche al peso una componente fondamentale per il miglioramento della prestazione. Come anch’essa diceva ogni kilo di sovrappeso porta una riduzione della prestazione di circa 2”30 al km.
Il problema del sovrappeso
Approfondendo questa affermazione, ci renderemo conto che l’argomento è ancora più interessante, in quanto possiamo applicare una formula che ci fornirà un risultato oggettivo della penalizzazione prestativa di ogni chilogrammo in eccesso, dove:
– T è il tempo in secondi
– P è il peso in chilogrammi.
Dividendo il primo per il secondo otterremo un numero che equivarrà ai secondi che guadagneremo o perderemo per ogni chilo di peso corporeo in meno od in più.
Volendo fare un esempio, un runner di 75 kg che corre a 5’ al km, perderà addirittura 4” al km per ogni kg di sovrappeso (300/75=4), mentre un atleta di 75 kg che corre a 4’ al km perderà 3”20 al mille per kg di sovrappeso (240/75=3,2).
Qualcuno di voi avrà certamente provato a fare qualche corsa con dei sovrappesi; non che sia particolarmente utile per le lunghe distanze, ma certamente qualcuno lo ha fatto e sicuramente avrà avvertito quel senso di pesantezza sopraggiungere dopo qualche chilometro. Un senso di leggerezza lo avvertirete, di contro, quando perderete peso, in quanto a parità di massa muscolare (massa magra), avrete meno massa grassa da spingere. La sensazione troverà riscontro anche nel risultato cronometrico.
Attenzione però, questo non significa che dovrete dimagrire all’infinito, anzi, occorre prestare estrema attenzione, in quanto il corpo per funzionare deve trovare energia ed andando sottopeso la trova intaccando la massa muscolare. Così facendo andremo a peggiorare il rapporto peso/potenza, generando così un calo prestativo ed un pericolo fisiologico.
Sarà necessario acquisire consapevolezza su quale sia il nostro peso ideale e cercare di mantenerlo tollerando le normali oscillazioni che possono verificarsi. In particolare per le donne questo aspetto merita attenzione, in quanto precedentemente al ciclo mestruale questi valori vengono alterati dalla ritenzione idrica che in taluni soggetti può raggiungere il 4% del peso.
Per chi è in sovrappeso il miglioramento della prestazione avverrà anche solo attraverso la perdita della massa grassa in eccesso, per gli amici che invece sono in splendida forma la brutta notizia è che per migliorarsi dovranno faticare un po’ di più.
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