
La strutturazione della stagione agonistica per un podista amatore - Terza Parte
Tipologia di atleti e gare: non tutti i corridori hanno le stesse qualità; c’è chi è più portato per le distanze lunghe e chi è più portato per le distanze brevi. In ogni modo, nel calendario, ma la maggior parte delle gare proposte è di 10-12 Km; questo ovviamente non è un caso, ma è dovuto al fatto che sono le competizioni più facili da preparare e dopo le quali non serve tantissimo tempo di recupero. È consigliabile quindi:
- Considerare le gare di 10-12 Km (compresa la preparazione a questo tipo di manifestazioni) come le competizioni ideali per il lungo mantenimento dello stato di salute (assenza di infortuni) e di motivazione per correre (www.albanesi.it).
- Considerare questo tipo di gara all’interno del periodo di preparazione (qualsiasi sia la gara a cui è finalizzato il periodo di allenamento), correndole al 90-95% del proprio potenziale.
- Preparare con accuratezza tutti i tipi di gare diverse (Trail, Corsa in montagna, Maratone, Campestri, Mezzofondo) analizzando attentamente quelle che sono le caratteristiche tipiche della disciplina (come il terreno, la lunghezza, il dislivello, ecc.) e regolando il proprio allenamento di conseguenza.
Corsa ed invecchiamento
Sono diverse le ricerche che hanno studiato, a livello amatoriale, il calo della performance con l’avanzare dell’età; non tutte hanno dato gli stessi risultati, ma si può estrapolare quanto segue:
- Maggiore è la distanza considerata e minore è l’influenza dell’età sul tempo finale; in altre parole, un leggero calo fisiologico dovuto all’età nelle gare di 5000m avviene dopo i 30-35 anni, mentre sulle distanze più lunghe (maratona/mezza maratona) può avvenire anche solo oltre i 40/50 anni.
- A questo sito www.albanesi.it potrete trovare una tabella interessante, che considera il decadimento generico (cioè non riferito alla distanza) delle prestazioni oltre i 40 anni. Viene considerato un calo annuo dello 0.75% (1.8”/km in più per chi corre i 10 Km in 40’) ogni anno di età tra i 40-60 anni e l’1% di calo annuo oltre i 60 anni (poco più di 2”/Km).
- Il decadimento è tanto minore (cioè aderente ai dati della tabella citata sopra), quanto più il soggetto segue uno stile di vita corretto (alimentazione, riposo adeguato, ecc.).
Riassunto
Nel corso dei nostri articoli sono stati analizzati i seguenti concetti:
- L’importanza di pianificare la stagione secondo criteri che vanno dall’incremento delle proprie potenzialità generali, per arrivare lavoro specifico riferito all’obiettivo (gara/gare) principale.
- L’importanza delle gare come possibile mezzo allenante (svolte a livelli sottmassimali) e di verifica del proprio stato di forma.
- L’importanza di seguire una metodologia di allenamento corretta, che tiene conto di adeguati periodi di scarico, di un chilometraggio minimo/massimo settimanale e delle gare che vengono preparate.
Tra i prossimi articoli, verranno inseriti alcuni dei mezzi di allenamento più utilizzati dai podisti e la loro introduzione nella pianificazione stagionale.
Bibliografia di riferimento
- Albanesi R: Il manuale completo della corsa. Ed. Thea.
- Albanesi R.: www.albanesi.it/Corsa/Corsa1.htm e www.albanesi.it/Corsa/xmenu.htm.
- Arcelli E, Canova R: L’allenamento del maratoneta di alto e di medio livello. 2002, Ed Correre.
- Pizzolato O.: Correre…secondo Orlando Pizzolato. 2005, Ed Correre.
Articolo tratto da www.mistermanager.it
- 1
- 2
- 3
- seguente ›
- ultima »
Scrivi un commento