Alla riscoperta del trail running con Decathlon

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Il trail, ottima alternativa di allenamento in vista di una maratona o una mezza, necessita dell'abbigliamento adatto e la nuova collezione Kalenji lo è!

Durante la settimana è spesso già difficile riuscire a ritagliarsi i giusti spazi per potersi allenare e per ottimizzare i tempi si scelgono luoghi più comodi e a portata di mano: il campo sportivo, il parco cittadino, il lungomare o alla peggio le strade del proprio quartiere.

E durante il fine settimana? Beh, con più tempo a disposizione tra l'altro durante le ore di luce, ecco che il trail potrebbe di sicuro diventare un ottimo diversivo nel nostro programma di allenamento, in quanto ci permette di coniugare diversi fattori in un colpo solo: allenamento un po' più muscolare ottimo in diverse fasi di preparazione di gare quali mezze e maratone, assieme alla possibilità di visitare e scoprire percorsi e luoghi totalmente immersi nella natura di cui il nostro paese è pieno e che non vengono valorizzati mai abbastanza. Scegliere questo tipo di attività permette quindi sia di abbinare un ottimo allenamento al proprio programma, sia poi di (ri)scoprire angoli del nostro territorio che meritano di essere vissuti e valorizzati.



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Grazie a Decathlon siamo andati a riscoprire i sentieri sulle colline di Montevecchia, suggestivo e affascinante borgo a pochi chilometri da Milano. Correre al mattino lungo i sentieri nel bosco, salire fin su in cima per poi ridiscendere attraversando filari di vigneti è stato davvero entusiasmante e rigenerante.

Come ogni disciplina ovviamente, anche il trail necessita che si indossi l’abbigliamento adatto e nell’occasione noi abbiamo avuto la possibilità di provare l’offerta di Kalenji per questa stagione.


Partiamo dalle scarpe: abbiamo testato la nuova Kiprun Trail MT, pensata appunto per il trail e l’ultra-trail. Cosa abbiamo apprezzato: di sicuro l’ottimo grip che ha su tutte le superfici, aspetto fondamentale per il trail; poi la finta leggerezza, ovvero, nonostante abbia un peso di 360gr (modello da uomo), l’ottimo bilanciamento fa si che questo peso non si percepisca; infine l’ottimo grado di ammortizzamento di cui si gode soprattutto nei tratti su superfici rigide.

Una piccola “chicca” di queste scarpe: presentano un taschino sulla linguetta dove si possono inserire le stringhe dopo averle legate, di modo che non si impiglino con rami o sterpaglie lungo il percorso.



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Altro prodotto testato sono stati i cosciali. E’ infatti importante che durante il trail non si indossino dei normali pantaloncini, ma se è possibile dei cosciali a compressione, di modo da avere alle gambe un sostegno muscolare maggiore, necessario quando si percorrono tratti molto scoscesi di modo da evitare piccoli traumi e diminuire la stanchezza. Il modello che abbiamo provato noi è il Baggy: se appena messi possono provocare un senso di compressione eccessiva, dopo pochi minuti si adattano in maniera naturale al corpo, dando senso di stabilità. Proprio perché a compressione, ognuno dovrà scegliere il proprio modello non solo in base alla taglia, ma anche al proprio peso! Abbiamo apprezzato molto le 4 tasche presenti, molto utili per i rifornimenti durante il percorso, o anche banalmente per cellulare e chiavi della macchina.



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Infine ci ha colpito molto la nuova Run Light 250. Non abbiamo avuto modo ancora di testarla, anche perché abbiamo corso di giorno, ma è un accessorio che a nostro parere non dovrebbe mancare mai nel corredo di un runner, indipendentemente dalla disciplina che si pratica. Spesso per esigenze di tempo può capitare che ci si trovi a dover correre durante le ore notturne: in quei casi indossare una luce che ci permetta di illuminare il percorso, ma anche di essere ben visibili è fondamentale. Nel caso si pratichi ultra-trail poi, il rischio di ritrovarsi al buoi è molto alto, per cui avere con se una luce potente, regolabile e leggera come la Run Light 250 è fondamentale.


In conclusione, al di là dei prodotti che decidiamo di utilizzare, il trail è di sicuro un modo fantastico per praticare la corsa ed al contempo scoprire sia nuovi posti, sia i nostri limiti. Importante però: pensate sempre alla sicurezza, quindi non vi avventurate da soli lungo sentieri che non conoscete o che non sono segnalati.



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Ritratto di Tommaso Solesin
Sono un atleta semplice, non l’amico bravo, né quello esperto. Sono quello che arriva a metà gruppo e che mette il ghiaccio sul ginocchio dopo le gare più lunghe. Ho iniziato a nuotare tardi, poi a correre ed infine ad andare in bicicletta. Senza...
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