
Ultramaratona: mettersi alla prova sfidando se stessi
Negli ultimi anni c’è la tendenza da parte dei podisti di spostarsi verso le lunghe e lunghissime distanze: sempre più spesso si sente parlare di ultramaratona.
Si inizia con la corsetta saltuaria, si corre la stracittadina del paese per poi passare alle mezze maratone e maratone. Step successivo le ultramaratone o le gare “ultra” di vario genere che sempre più catturano la fantasia dei podisti.
Le ultramaratone piacciono perchè più di ogni altra corsa si configurano come una situazione di avventura e di impresa. Spesso gente comune che non ha seguito dei particolari percorsi sportivi e che si è affacciata in tarda età alla corsa, si vuole cimentare in distanze dove non conta tanto la prestazione cronometrica, ma la distanza percorsa intesa come sfida delle proprie capacità individuali: l’importante è arrivare, poter dire “Io ci sono riuscito, ho concluso la mia avventura!”.
Nel campo dell'ultramaratona, e questo è un dato di fatto che vale per il 95% degli atleti che vi si impegnano, vige il principio del "fai-da-te", quasi a testimoniare che per certe imprese si segue il proprio istinto, il proprio ego. Un confronto con se stessi e la fatica.
Per fare un po’ di chiarezza a livello istituzionale, diciamo che con il termine ultramaratona si identificano le gare di corsa che hanno una distanza superiore a 42,195 chilometri, che è la distanza ufficiale e codificata della maratona.
Ultramaratona 100 km del Passatore
Il fenomeno delle ultramaratone è numericamente in aumento, nel nostro Paese ma anche nel resto del mondo. Sul territorio italiano le gare dei 100 km più blasonate sono: i 100 km del Passatore, la Magraid, la Pistoia-Abetone, i 100 km di Seregno, la Strasimeno.
A livello europeo, le gare ultra più in voga sono la Bergmarathon che si corre in Austria, la 100 km de Vendée, una classica che si corre in Francia. In Germania si disputa la Gutsmuths-Rennsteiglauf.
La 4 Deserts è una serie annuale di gare di 250 km ciascuna che si disputano attraversando deserti in diverse parti del mondo: deserto di Atacama, deserto del Gobi, deserto del Sahara, deserto della Patagonia e il deserto Antartico.
Ultramaratona 4 Deserts nel deserto Antartico
In Grecia si disputa la famosa Spartathlon. Questa gara è nata nel 1983 e percorre la lunghezza di ben 246 km, rientrando nella categoria delle cosiddette ultramaratone e va da Atene e Sparta. Della stessa distanza e altrettanto famosa la Marathon des Sables, una corsa a tappe sulla distanza di 240 km che si svolge interamente nel deserto del Sahara marocchino.
A New York si svolge annualmente la Self-Transcendence 3100 Mile Race, su di un circuito di 883 metri, da completare entro i 51 giorni concessi. La gara è riservata a 15 selezionati e rappresenta l'attuale competizione no-stop di maggiore distanza, che la rende la gara di fondo estremo più lunga del mondo.
Marathon Des Sables
Fra le varie tipologie di ultramaratona, solo la 100 km su strada è l'unica specialità che prevede i cosiddetti primati, come deliberato dalla IAAF dal 1º gennaio 2004. I record mondiali sia al maschile che al femminile appartengono a due giapponesi, Takahiro Sunada con 6h13’33” ottenuto nel 1998 e Tomoe Abe con 6h33’11” ottenuto nel 2000.
Oltre alla 100 km su strada, unica distanza dell'ultramaratona ratificata dalla IAAF, ci sono altre specialità le cui migliori prestazioni a livello mondiale vengono ratificate unicamente dalla IAU (International Association of Ultrarunners).
Anche se il fascino delle lunghe distanze stuzzica la fantasia dei runner, non è detto che ogni fisico sia predisposto alla lunga distanza, così come non è detto che chi corre tanti chilometri sia più bravo di chi ne corre meno. Quindi è importante capire il proprio fisico e assecondare le proprie capacità, riconoscendo i propri limiti, questo per non incorrere a spiacevoli infortuni classici da stress fisico esasperato.
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