L'acqua è il componente (forse) più importante per il nostro organismo

Chiare, Fresche et Dolci...

di NewLand - Gio, 07/06/2012 - 08:00

Cari Amici, qual è il componente, forse più importante, che accomuna tutti gli organismi viventi del pianeta terra? Il nostro sangue ne è composto per l’82%, il plasma sanguigno per oltre il 90%. I muscoli per il 75% e il cervello per il 70%. La maggior parte dei nostri tessuti ne contengono almeno il 50%. Noi tutti ne siamo composti per quasi il 70%.

Due atomi di idrogeno legati ad un atomo di ossigeno formano, in un insieme di molecole, un liquido dalle proprietà fantastiche, questo liquido è chiamato acqua.

Allo stato naturale si presenta incolore, inodore e insapore. Un uomo in condizioni estreme può sopravvivere per alcune settimane senza alimentarsi,ma non riesce a vivere più di 6 giorni senza di essa.

L’acqua è coinvolta in tantissime reazioni del nostro organismo tra cui il trasporto di ossigeno, di nutrienti e di scorie metaboliche dentro e fuori le cellule.

È un ottimo solvente che permette, nelle acque potabili, di contenere elettroliti come il calcio, il potassio, il sodio , il magnesio, i cloruri e i fluoruri. Inoltre è indispensabile in tutte le funzioni di digestione e di assorbimento dei nutrienti; lubrifica le membrane delle mucose nel tratto respiratorio e in quello gastrointestinale e partecipa in tutte le reazioni chimiche del corpo tra cui quelle delle trasformazioni energetiche.

Regola la temperatura del corpo attraverso funzioni refrigeranti soprattutto negli ambienti con temperature elevate e durante l’attività fisica.

Nel nostro corpo è distribuita in due compartimenti principali: intracellulare ed extracellulare. Il compartimento intracellulare è costituito dall’acqua presente all’interno delle cellule (circa il 50-60% di tutta l’acqua del corpo).

Il compartimento extracellulare è costituito dai liquidi interstiziali, dal plasma ematico, dalla linfa e da tutta l’acqua contenuta nel tessuto connettivo ed osseo. I due compartimenti comunicano tra di loro. Il livello di liquido tra i due rimane quasi sempre in equilibrio.

Quello più soggetto a variazioni di livello è il compartimento extracellulare, che prontamente riceve ausilio da quello intracellulare. Ciò avviene attraverso la presenza di minerali (cloruri, potassio e sodio) e messaggi ormonali inviati dal cervello ai reni. I processi che portano al mantenimento dell’omeostasi (equilibrio) sono abbastanza complessi è spesso vengono messi a dura prova durante una intensa attività fisica soprattutto in condizioni esterne di temperature elevate.

Il livello di assunzione giornaliera di acqua raccomandati (Istitute of Medicine, IOM) per prevenire gli effetti dannosi della disidratazione sono, per soggetti sedentari, 3 litri per gli uomini e 2,2 litri per le donne. Ovviamente queste cifre possono cambiare in base all’età e in base alle stagioni.

Anche se la cosa potrebbe, di primo acchito, non sembrare evidente noi per poterci mantenere in salute ed efficienti abbiamo bisogno di ingenti quantità d’acqua. Nella maggior parte dei paesi industrializzati queste quantità possono sembrare irrisorie, da reperire, ma in tantissimi paesi del mondo si rischia la vita e in tantissimi altri ancora si muore.

L’acqua è un bene preziosissimo, che non dovrebbe mai essere sprecato. Spesso non siamo consapevoli della fortuna che abbiamo.

Nei grandi aeroporti africani, le bottigliette con un po’ d’acqua, “sequestrate” ai controlli dei metal detector, vengono raccolte e riversate in grandi fusti per poter poi essere ridistribuiti nei villaggi e nelle città.

La settimana prossima vedremo l’importanza dell’acqua nelle prestazioni sportive.

NewLand

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