Runner accusa dolore al tendine d'Achille

La tendinite achillea nel runner e come si cura

di Ryakos Center - Ven, 02/02/2018 - 12:16
La tendinite achillea nei podisti è una problematica piuttosto frequente e colpisce a causa di un sovraccarico funzionale o deficit di appoggio podalico

La tendinite achillea nei podisti è una problematica piuttosto frequente. Tale patologia colpisce perlopiù a causa di un sovraccarico funzionale o deficit di appoggio podalico.

Per sovraccarico si intende carichi di allenamento eccessivi, riposo non sufficiente per muscoli e tendini e quindi uno sforzo eccessivo di tali tessuti. Per appoggio podalico errato si indica un'alterazione di tipo strutturale/meccanica del piede.


Cause principali di disfunzioni podaliche che comportano infiammazione del tendine d’Achille sono il retropiede valgo, piede piatto o cavo. Nella diagnosi è quindi importante stabilire la cause dell’infiammazione in modo da curare definitivamente la patologia senza rischio di recidiva.



Come curare la tendinite achillea?


La cura nella fase acuta prevede il riposo, l'utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) e impacchi di ghiaccio. In genere una semplice tendinite che interessa solo il tendine nella sua porzione centrale guarisce se curata da subito in circa un mese. Nei casi cronici dove l’inizio della cura è ritardata, la guarigione può avvenire anche dopo uno o due anni. I tendini sono poco vascolarizzati e pertanto una riparazione di tali tessuti richiede tempi maggiori per la cura.



tendinite

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Al fine del processo di guarigione, molto utili risultano essere i trattamenti strumentali. I più utilizzati e che hanno un alto indice di efficienza in ordine di rilevanza sono: onde d’urto, laserterapia ad alta potenza Yag, tecarterapia.

Nella fase acuta possono essere utilizzate ed eseguite dal fisioterapista la laserterapia e la tecarterapia tramite delle modalità atermiche che consentono un sollievo immediato dal dolore e migliorano l’infiammazione.

La terapia di elezione resta quella con le onde d’urto. È controindicata in fase acuta (la fase acuta dura circa 7/10 giorni). Tale strumento permette la formazione di nuovi vasi sanguigni nella zona di erogazione del trattamento (neoangiogenesi) e oggi è sempre più prescritta e usata dai fisioterapisti nella patologie tendinee.

Importanti per la guarigione tendinea sono gli esercizi di stretching dei muscoli tricipite surale e soprattutto esercizi eccentrici che favoriscono la guarigione del tendine oltre ad allungarlo e a rinforzarlo.


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Il centro Ryakos si occupa di Riabilitazione e Fisioterapia Napoli, in zona Vomero. È coordinato dall’esperienza trentennale del Dott. Michele Franzese, Fisioterapista.
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