Quando la Cannabis diventa alleata degli atleti per il recupero muscolare

di Running Italia - Mar, 22/09/2020 - 16:49
Vadiamo insieme cos'è il cannabidiolo, una sostanza estratta dalla Cannabis sativa, che recenti studi hanno dimostrato essere un potente antinfiammatorio naturale

Cannabidiolo. Questa parola di solito provoca paura immediata e vera prevenzione. Come tutti sappiamo, il cannabidiolo è una sostanza estratta dalla Cannabis sativa, popolarmente conosciuta come marijuana.

Cos'è il cannabidiolo e perché è importante

Dopo anni di diffidenza da parte della scienza verso la canapa per usi che non fossero legati all'ambito industriale (principalmente per l'industria tessile), anche la medicina dello sport si è dovuta ricredere e aprire le porte ai principi attivi della Cannabis: Ecco che finalmente anche l'Agenzia Internazionale Antidoping ha escluso il CBD dalla lista delle sostanze proibite, anche durante le competizioni agonistiche. Tuttavia, è importante chiarire che il cannabidiolo o il CBD non hanno effetti allucinogeni, a differenza del THC o dell’analogo tetraidrocannabidiolo, anch'esso derivato dalla stessa pianta.


Per lungo tempo il CBD ha dovuto pagare le conseguenze dei pregiudizi legati al THC: sono entrambi i principali principi attivi presenti nella pianta della canapa dalla sua nascita, però solo il secondo è una sostanza psicoattiva e quindi stupefacente. Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato i benefici del CBD nel trattamento di numerose malattie neurologiche, come l'epilessia, il Parkinson, la sclerosi multipla, la depressione e l'ansia.


Ulteriori studi più approfonditi hanno portato alla luce i suoi effetti antinfiammatori, analgesici e neuroprotettivi, evidenziano anche benefici per i pazienti con dolore cronico, come artrosi, fibromialgia e per accelerare il recupero post esercizio. Non meno importante il potenziale ruolo di supporto agli antibiotici, per renderli più efficaci e quindi necessari in minore quantità.



cannabidiolo

Il CBD aiuta il recupero muscolare

I periodi di eccessiva attività sportiva mettono a dura prova l'organismo, ma altrettanto accade con il ritorno agli esercizi dopo una lunga sosta. Una sosta che può essere dovuta agli infortuni o, come recentemente accaduto, alla quarantena forzata che ha messo a dura prova gli sportivi sia mentalmente che fisicamente.

Il ricominciare gli allenamenti a regola d'arte e la disputa delle gare, soprattutto i primi tempi, lascerà uno strascico di indolenzimento prolungato a danno del sistema muscolare. Questo indica l’insorgenza di una infiammazione delle fibre muscolari, che ha un impatto negativo sia sulle attività della vita quotidiana che sulla qualità degli allenamenti successivi.


Di solito si cerca di porre rimedio con la compressione dei muscoli, l'applicazione ripetuta per alcuni minuti più volte al giorno di ghiaccio sulle parti maggiormente affaticate, per permettere il deflusso del liquido ematico. L'allontanamento del sangue porta con sé le molecole che causano i sintomi sgradevoli del processo infiammatorio, portando ad una guarigione in tempi più stretti.


Molti atleti, massaggiatori e fisioterapisti si muovono secondo le evidenze scientifiche mettendo in pratica il recupero muscolare con sessioni di massaggi mirati, con l'utilizzo di lozioni e gel a base di CBD. L'uso topico di questi prodotti derivati dalla Cannabis garantisce un effetto miorilassante, utile ad alleviare il dolore e l'indolenzimento, contrastare la risposta infiammatoria generata dallo sforzo e la compressione ne favorisce la penetrazione attraverso le cellule cutanee per giungere in profondità. A questo si aggiunge anche un effetto positivo in termini estetici per la pelle, grazie al potere di contrasto all'invecchiamento cutaneo.

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