Carmelo Giarizzo

Riflessioni e proposte sull'atletica Siciliana

di Salvatore Pisana - Sab, 17/11/2012 - 03:02

A pochi giorni dalla celebrazione di una soporifera Assemblea Regionale per l’elezione del nuovo Presidente dell’Atletica siciliana dove, più che di programmi, proposte e sviluppo di idee utili per la rinascita di un movimento atletico regionale il cui declino appare inarrestabile, l’unico argomento di cui si è “silenziosamente” dibattuto è stato l’ ”affaire” Catania con le sue ricadute, a bocce ferme e con spirito assolutamente propositivo e non polemico vorrei esprimere alcune riflessioni.

Il neo presidente Prof. Gaspare Polizzi, a cui indirizzo i complimenti per l’affermazione e l’augurio per un proficuo lavoro, è uomo le cui indiscusse competenze tecniche e le vaste conoscenze possono certamente apportare enorme profitto all’atletica siciliana a patto che sappia conciliare il suo carattere vulcanico e un po’ burbero (lo dico con affetto) con la necessità di una conduzione collegiale della F.I.D.A.L. regionale non soltanto insieme al rinnovato Consiglio (com’è giusto che sia) ma, aggiungo io, anche con il coinvolgimento della parte sana dell’atletica isolana a cui sta a cuore il risveglio della stessa.

A proposito dei consiglieri regionali (anche a loro rivolgo l’augurio di buon lavoro) salta subito all’occhio come il 50% di questi siano del palermitano, mentre il restante 50% rappresentino equamente le province di Siracusa, Agrigento, Ragusa, Trapani e Messina. Senza rappresentanza Enna (che, però, non aveva alcun candidato), Caltanissetta e, soprattutto, Catania che, non c’è dubbio, paga un prezzo elevato per le note vicende.

Da questa analisi discendono una ulteriore serie di riflessioni.

Innanzitutto il Consiglio appare sbilanciato geograficamente sul versante occidentale dell’Isola che, pur rappresentando una fetta importante del movimento, è pur sempre sovra rappresentato a discapito della parte orientale.

Un tale squilibrio, pur derivando da una libera e democratica elezione, a mio avviso, richiede un’azione riequilibratrice mediante un significativo coinvolgimento, per esempio con incarichi gestionali e/o tecnici.

Inoltre, la totale assenza in consiglio regionale di Catania e della sua provincia deve far riflettere seriamente e serenamente, scevri da ogni personale condizionamento o prevenzione derivante da pregresse contrapposizioni o divisioni dialettiche, sul serio rischio che la decapitazione della dirigenza di importanti società catanesi possa avviare una parte molto significativa dell’Atletica siciliana verso la china di un pericoloso depauperamento. Alla nuova dirigenza spetta il compito di scongiurare tale eventualità sia pure dovesse manifestarsi in maniera meno disastrosa di quella innanzi paventata.

Peraltro, visto che è mia convinzione, come credo anche di gran parte degli addetti ai lavori, che i fatti di Catania derivino da ben precise responsabilità di qualche maneggione non tesserato, le cui oscure e scorrette manovre hanno travolto persone (poche) colpevoli di mera superficialità ed omesso controllo o, addirittura, persone (la gran parte) totalmente inconsapevoli, mi chiedo se non sia il caso di pensare attentamente e, successivamente, proporre al nuovo presidente nazionale della F.I.D.A.L., che andrà ad insediarsi da qui a fine anno, un atto di clemenza che possa tramutare le sanzioni già comminate in squalifiche meno dure che consentano un rientro in tempi accettabili di chi, nella peggiore delle ipotesi, è meno colpevole di altri.

A prescindere dalle superiori personali esternazioni, credo, comunque, sia venuto il tempo di rimboccarsi le maniche e mettere in campo idee e proposte per far ripartire l’attività siciliana. Avevo già preparato un progetto da sottoporre ai candidati all’Assemblea ma l’evolversi degli eventi mi hanno sconsigliato di farlo in quella sede. Mi permetto, quindi, di porre all’attenzione del Presidente, del Consiglio Regionale e di chiunque abbia voglia di leggerlo, criticarlo, rivisitarlo o integrarlo l’allegato documento, sperando che almeno una parte delle proposte ivi contenute (pur non esaustive di tutte le tematiche e che non sono certamente la panacea per tutti i mali) possano essere utilizzate nell’ambito di un processo di rilancio della nostra Atletica che, in mancanza di un qualunque tentativo di “rianimazione”, è destinata al collasso.

Dr. Carmelo Giarrizzo
Tecnico A.S.D. Pro Sport 85 Valguarnera

IN ALLEGATO LA PROPOSTA

Ritratto di Salvatore Pisana
Laureato in scienze motorie, è allenatore di mezzofondo di fama nazionale
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