
Domenico "Mimmo" Ricatti: un passo dopo l'altro per raggiungere il traguardo
La serie di interviste di Running Italia si arricchisce di un nuovo atleta: Domenico "Mimmo" Ricatti, nato a Barletta il 16 Maggio 1979. Entrato a far parte del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare, è allenato da Piero Incalza.
Ad avviarlo all'atletica, a Barletta, è stato il professor Francesco Mascolo, il primo allenatore del grande Pietro Mennea.
L'esordio di "Mimmo" sui 42,195 km risale a Milano (2h21:48) nel 2011, anno che poi lo vide subito progredire a 2h16:31 in occasione della maratona di Berlino. Nel 2014 a Roma arriva quarto con il primato personale (2h15:07).
Esordio in squadra azzurra agli europei di Zurigo in maratona, che non ha concluso per problemi fisici.
1) Zurigo 2014, cosa ti ha costretto al ritiro?
Zurigo? Una grande occasione non coronata! Quando ero in grande spolvero nel pieno del gruppo di testa, un bicipite mi si è rivoltato contro impedendomi di proseguire in efficienza. Dopo qualche chilometro zoppicante, ho dovuto ritirarmi nell'amarezza.
2) Sei un’atleta che è passato dalla pista alla strada, cogliendo importanti risultati. Col senno di poi, cosa cambieresti nel tuo percorso agonistico?
Col senno di poi, ognuno potrebbe farsi tentare dall'idea che qualcosa sarebbe dovuta andare diversamente, ma il cammino di ognuno è fatto di passi che tutti insieme consentono di raggiungere un traguardo. Nella mia vita non tutto è filato come avrei desiderato, ma in definitiva non cambierei nulla di quanto ho fatto in vista della vita fortunata che ritengo di aver vissuto e che vivrò.
3) Cosa ne pensi dell'attuale movimento di maratoneti top in Italia?
L'Italia ha dato i natali a grandi campioni, poi ha vissuto una flessione ma pare che oggi risorga o tenti di farlo. Il movimento a cui io spero di appartenere è forte e coeso, ha già dato alcuni suoi frutti e credo che ne darà ancora.
4) Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Ora come ora il mio obiettivo è rigenerarmi dopo un grande shock, poi inseguirò, come sempre ho fatto, i miei sogni cercando di fare di più e meglio in ottica maratona.
5) Un consiglio ai nostri lettori amanti della corsa?
Ai lettori e a chiunque corra consiglio sempre di non perdere mai il sorriso e di fare quello che si desidera sempre con l'entusiasmo con cui lo farebbe un bambino. Credo che sia l'unico mezzo per eccellere all'interno delle proprie potenzialità!
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