La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto è... 42!
Non avrei mai pensato che la famosa frase tratta dal romanzo cult di Douglas Adams, “Guida galattica per gli autostoppisti“, potesse diventare il manifesto motivazionale di una delle sfide personali più significative affrontate finora nella mia modesta vita.
In effetti, a distanza proprio di 42 anni dall’uscita di quel divertentissimo romanzo umoristico britannico, ho deciso, ispirato da uno dei quote più conosciuti nella cultura nerd, di darmi un obiettivo davvero speciale: correre i 42km della Maratona di Atene.
42.195 metri per essere precisi.
Niente di così trascendentale per qualsiasi runner ben allenato. Certo ci vuole una buona preparazione, ma la cosa è sicuramente fattibile per chiunque corra con una discreta continuità.
Ma io non sono un runner o almeno non lo ero quando ho preso questa decisione.
Potrei descrivermi tranquillamente come un tipico sedentario quarantenne, decisamente in sovrappeso e con poco interesse nelle attività sportive se non quelle trasmesse in televisione!
Più volte ho provato diete o programmi di allenamento specifico che mi potessero rimettere in forma, ma senza un vero obiettivo a lungo termine ogni mio sforzo è stato vanificato in tempi record dalla minima distrazione e dalla mia fedele compagna di vita: la pigrizia, inseparabile virtù al mio fianco fin dalla nascita.
Questa volta ho voluto fare decisamente sul serio, definendo e portando avanti un piano davvero infallibile.
Come prima cosa avevo bisogno di un obiettivo ambizioso, un traguardo glorioso che riuscisse a stimolarmi ogni giorno nel proseguire verso quella meta.
La sfida: correre la Maratona di Atene
Per questo motivo il 21 Gennaio di quest’anno, ho promesso a me stesso che mi sarei allenato duramente e avrei corso un’intera maratona senza mai fermarmi.
Per rendere tutto simbolicamente più interessante e sicuramente più strutturato, ho suddiviso il programma di allenamento in 42 settimane che mi avrebbero condotto a correre il 10 Novembre 2019, gli storici 42K della maratona più autentica in assoluto, quelli che uniscono la città di Maratona ad Atene.
Questo duro allenamento mi avrebbe aiutato a raggiungere un altro obiettivo ambizioso: perdere 42kg prima di compiere i miei 42 anni, cosa che avverrà il prossimo Marzo.
Si perché al momento di questa folle dichiarazione di intenti, il sottoscritto pesava ben 140kg! Particolare che complicava di gran lunga questa challenge.
Per questo motivo, ho da subito realizzato che definire un programma, seppur così specifico, non mi sarebbe bastato per raggiungere quel goal.
Affidarsi ad un preparatore esperto
Così mi sono affidato e fatto accompagnare da Fabster, un caro amico esperto in materia, nonché un coach fenomenale, che ha minuziosamente e saggiamente preparato le tabelle per le varie fasi e mi ha supportato in tutto questo periodo, consigliandomi e spronandomi nei momenti di difficoltà.
Oltre a tutto questo, però, avevo bisogno di un ulteriore stimolo, una sorta di forma di garanzia indissolubile, a cui far riferimento nei momenti di difficoltà.
Con questo intento, ho deciso di raccontare pubblicamente ogni mio sforzo ed ogni mio progresso attraverso un blog, così da tenere traccia dei miei risultati e del mio andamento, costringendomi a rispettare ogni singola scadenza ed ogni sfida, per non deludere le aspettative di coloro che mi avessero seguito e supportato da casa.
I miei racconti
Ogni volta che pubblicavo i post dei miei allenamenti e delle varie situazioni in cui mi trovavo, mi sentivo decisamente più gratificato e più appagato e questa sensazione mi faceva allenare con maggiore energia e serenità.
Presto il mio blog è diventato un motivo in più per correre, anche perché ho scoperto di amare lo storytelling a tal punto da voler uscire a correre solo per poter raccontare il workout fatto.
Lo stile narrativo si è evoluto nel tempo, assumendo una forma sempre più definita e più fluida, il tutto di pari passo con la mia preparazione atletica, appassionando non solo i lettori che amano il running e le sfide impossibili, ma anche chi, come me, nutre una grande passione per “la vita, l’universo e tutto quanto” e si meraviglia di tutto ciò che lo circonda.
Mentre i chilometri corsi durante i vari allenamenti aumentavano gradualmente come da programma, musica, arte, mitologia, filosofia e curiosità si fondevano nei miei racconti, trasformandoli in piccole storie sempre più varie e piacevoli.
Ma questo mi piacerebbe foste voi a deciderlo, visitando il blog e lasciando un vostro commento ai vari post che raccontano passo passo i sacrifici, le difficoltà ed i successi che mi hanno portato a superare la grande sfida finale.
Si perché, il 10 Novembre scorso quel sogno è diventato realtà, quel progetto impossibile è diventato possibile.
Come Filippide, che nel 490 a.C. corse da Maratona sino ad Atene per annunciare la vittoria in battaglia durante la prima Guerra Persiana, anch’io, dopo tanti allenamenti e tanto impegno, ho percorso quel sentiero interminabile in terra greca, tagliando il traguardo all’interno del meraviglioso Panathinaikon Stadium e pronunciando la celebre frase Νενικήκαμεν (“Abbiamo vinto”).
Sembra solo ieri quando faticavo a completare una sessione di power walking di pochi chilometri durante le gelide mattine milanesi o quando completavo a stento una corsetta di 5km lungo la Martesana.
Oggi, fiero di quello che ho fatto, penso già ad altre sfide, ad altre avventure, che possano regalarmi gioie e soddisfazioni simili a quella che ho provato in queste 42 settimane terminate in quell’indimenticabile domenica ad Atene.
Se vorrete scoprire nel dettaglio come è andata la gara, come si è svolta ed evoluta la lunga preparazione o se vorrete semplicemente conoscere cosa ho in serbo per il futuro, seguitemi anche voi sul mio blog
A breve dovro affrontare nuove sfide ancora più ardue ed avrò bisogno di tutto il vostro supporto.
Vi aspetto!
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