
La corsa come filosofia di vita
Salvo, runner per passione ormai da diversi anni, ci racconta come per lui la corsa sia diventata una filosofia di vita. Siamo certi che molti di voi si rispecchieranno nelle parole di Salvo, che raccontano la passione e l'amore per questo sport.
Ho praticato sport sin da piccolo, sin da quando avevo soli sette anni, grazie all’amore per esso trasmesso da mio padre. Lui mi mise su una bici da corsa e diede inizio alla mia vita da sportivo.
Prime gare, prime sconfitte ma altrettanti successi, prime soddisfazioni. Passano gli anni, ma la mia passione per il ciclismo va via via a scemare, e subentrano dei momentanei interessi per altri sport, come il nuoto ed il calcio. Ma sino ad allora nessuno di essi mi aveva completamente preso. Ero alla ricerca di uno sport che mi desse davvero forti emozioni e mi facesse davvero innamorare di lui.
Iniziai allora a correre quando avevo circa sedici anni, quando, un po’ per scherzo, ho iniziato a gareggiare in occasione delle podistiche studentesche, sia su pista che su campestre. Fu da allora, forse incitato già dai primi successi ottenuti in quelle gare, che la passione e l’amore smisurato per questo sport non si sono più spenti ed anzi, col tempo, sono cresciuti e si alimentano sempre di più.
Anni di sacrifici, anni ad inseguire tanti piccoli sogni, alcuni raggiunti, altri visti volare via. Tante di quelle volte sono “caduto”, ma altrettante volte mi sono saputo rialzare e sono ripartito, ed ogni volta con una forza interiore sempre più forte.
Salvo durante due diverse competizioni
Molte volte mi sono ritrovato a guardarmi allo specchio e dire “Chi me lo fa fare?”. Ma la corsa è fatta così! Oggi ti svegli e non hai voglia di far nulla e magari vorresti mollare tutto, ma il giorno dopo già sei pronto e carico per affrontare nuove sfide. Forse è davvero questo che mi ha fatto innamorare di questo sport.
Una continua sfida con sé stessi, prima che con gli altri. Fissare degli obiettivi e provare sempre a raggiungerli, costi quel che costi. Anni interi vissuti con questa filosofia che mi ha accompagnato non solo nella corsa ma anche nella vita, e mi ha sempre permesso di vivere con determinazione ogni singolo giorno.
Sono trascorsi ormai quasi quindici anni dal giorno in cui ho indossato per la prima volta un paio di scarpette ed ho iniziato a correre, ed oggi mi ritrovo a voler ancora fissare obiettivi e lanciare sfide contro me stesso, con la voglia, ogni giorno, di volermi sempre superare.
Proprio per questo motivo, anche quest’anno, di sfide ce ne saranno tante, ma il 2017 sarà un anno speciale. E’ l’anno in cui spegnerò trenta candeline sulla torta e il mio regalo personale l’ho già scelto e si chiama Stramilano.
Salvo prima e dopo aver corso la Roma-Ostia
Penso che per un atleta appassionato come me, non ci sia regalo migliore, a maggior ragione se proprio quella gara cade il giorno del proprio trentesimo compleanno.
Già l’anno scorso mi sono regalato una mezza maratona, la Roma-Ostia, e quel giorno il regalo fu doppio perché arrivò anche il personale sulla distanza dei 21,097 km in 1h12’29”.
Alla Stramilano ci andrò per festeggiare il mio compleanno, ma ci andrò soprattutto per sfidare me stesso! L’obiettivo principale infatti sarà battere proprio quel personale ottenuto lo scorso anno a Roma. Già da mesi ho iniziato la preparazione alla nuova stagione agonistica, già da mesi mi alleno con un pensiero fisso. So già che non sarà facile, ma a me piacciono le sfide, e come tale sono già pronto ad affrontare questi mesi che mi avvicineranno all’appuntamento.
Ad accompagnarmi in questo viaggio, in questa sfida, ci sarà lei, Martina. Conosciuta proprio durante una gara. Anche lei runner, anche lei pronta ad affrontare la sua sfida, la Maratona di Roma. Insieme ci daremo forza, insieme ci prepareremo per raggiungere i nostri obiettivi.
Non ci resta che indossare le scarpe da corsa e continuare ad allenarci!
Il progetto Running in Love è sponsorizzato da CTW Sport
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