Non è mai troppo tardi per iniziare a correre!

di Andrea Cassanelli - Mar, 15/05/2018 - 09:32
La corsa è lo sport più naturale: tutti sappiamo correre. E allora perchè non iniziare a correre anche in tarda età? Di seguito i consigli dell'allenatore

Qualche giorno addietro, navigando sulle pagine di Running Italia, è capitato di soffermarmi sull’articolo di Giovanni, atleta over 50 che, alla sua tenera età, ha deciso di iniziare a correre e regalarsi una maratona.


Aldilà dei complimenti, d’obbligo per questo “giovane” e quasi coetaneo runner, credo sia interessante soffermarsi sulla possibilità di cominciare a correre anche in età non più così verde. Non ricordo bene se fosse il 2003 o 2004, ma partecipai con il mio gruppo sportivo alla Maratona di Torino. Insieme a noi c’era un atleta ben oltre i 75 anni che aveva cominciato a correre da circa una decina per motivi di salute; nulla di grave, ma il medico gli aveva consigliato di fare attività fisica. Bene, concluse la maratona in ultima posizione entro le 6 ore previste, con tanto di parata a seguito e tifo di tutti i presenti al traguardo. Quando lo vidi arrivare pensai sinceramente a quanto lo sport potesse fare bene, desse un buon motivo per muoversi a molti di noi e che per tutti c’è ancora una speranza!

La corsa è lo sport più naturale al mondo. Tutti sappiamo correre, con il nostro personale stile e non necessitiamo di molto per praticarlo aldilà di un buon paio di scarpe.


La corsa permette di:

  • Tenere sotto controllo il peso corporeo
  • Aumentare il metabolismo
  • Controllare il colesterolo cattivo (LDL) ed aumentare il colesterolo buono (HDL)
  • Stimolare l’apparato cardiovascolare
  • Attivare il rilascio di endorfine
  • Mantenere tonica la muscolatura



maratona

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Nel caso non bastassero questi 5 buoni motivi per cominciare, credo di poter affermare che fissandosi dei piccoli obiettivi, al raggiungimento degli stessi, aumenti l’autostima.

Quando si decide di iniziare a correre, è importante potersi fissare dei piccoli traguardi che permettano ad ognuno di noi di impegnarsi per raggiungerli. Fondamentale che siano oggettivamente alla nostra portata.

Per chi comincia basterà correre per 5 minuti e fare un po’ di ginnastica generale per la prima settimana. Poi basterà aumentare di 2 minuti la settimana successiva, oppure fare due frazioni da 5 minuti alternati da 2 di passo.

Tutto deve essere vissuto serenamente e, ciò che è importante, ad un ritmo molto blando, per permettere all’organismo di adattarsi progressivamente.

Per chi utilizza il cardiofrequenzimetro, le pulsazioni non devono superare i 140-145 BPM per un atleta che va dai 30 ai 55 anni. Non importa se la vostra sensazione è di correre lentamente, ricordatevi che il vostro obiettivo in quell’istante non è la velocità, ma la resistenza sul tempo e la distanza.


Datevi tregua, soprattutto se l’età ha superato la fatidica quota 40, dove l’organismo inesorabilmente inizia la parabola discendente, risulta necessario non esagerare. Fissandosi semplici traguardi, arriveremo a correre 30 minuti facilmente nell’arco di un paio di mesi, dimenticandoci quanto eravamo sedentari fino a poco prima.

Elemento fondamentale per iniziare a correre e raggiungere questo traguardo è la costanza. Tre sedute settimanali di circa 30’ totali saranno sufficienti, meglio se intervallate tra loro da uno o due giorni di riposo, permettendo al nostro organismo di compensare.

Tutto questo ha ovviamente una controindicazione, perché una volta raggiunti questi fatidici 30 minuti di corsa, non potrete più farne a meno!


Ritratto di Andrea Cassanelli
Atleta e Tecnico Fidal tesserato per la S.G. La Patria Carpi
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Commenti

Ho cominciato all'età di 55 anni correndo insieme a mia figlia, era estate, per un normale esercizio della tabella estiva rilasciata dalla nostra palestra. Mi piacque tantissimo tanto che a tutt'oggi, all'età di 58 anni, ho fatto 5 gare (2 Km.10, 1 mezza, 1 Km. 15 e 1 Km.13) e spero di farne ancora. Sto passando oggi, cosa impensabile fino a 3 anni fa, in una fase e in una dimensione talmente piacevole e unica che cambia, in modo positivo, il modo di essere, di fare e di affrontare anche difficilissimi periodi come questo (ho perso il lavoro). Mi ritengo fortunato per aver iniziato, anche se non in verde età, a praticare questo meraviglioso sport e mi auguro di poter proseguire, sfruttando i suoi benefici sia fisici e sia mentali, per un, relativamente alla mia età, lungo periodo.