I nemici del novello podista

di Andrea Poidomani - Gio, 18/07/2013 - 12:56

A detta di tutti le prime due settimane di allenamento sono le più difficili, e forse non si sbagliano di molto.

Il nemico numero uno del nuovo podista è la fame; il metabolismo impigrito da mesi e mesi di scarsa attività improvvisamente si risveglia, aumenta la fame e si è quasi portati a pensare che sia giustificato se il giorno dell'allenamento ci divoriamo un piatto di pasta fresca all'uovo con ragù. Ovviamente niente di più sbagliato, bisogna resistere alla tentazione e mantenere se possibile una alimentazione equilibrata, magari con apporto di tanta verdura e frutta fresca, senza dimenticare di curare con attenzione l'idratazione, importante per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi.

Altro nemico giurato del novizio corridore è l'acido lattico o lattato e il conseguente dolore muscolare soprattutto ai polpacci, quadricipiti e bicipiti femorali, causato dalla scarsa preparazione agli allenamenti anaerobici. Ovviamente mano a mano che si va avanti con gli allenamenti questo diminuisce di molto, o almeno dovrebbe.

Proprio per combattere al meglio questi “nemici”, ma anche per non fare l'errore già commesso in passato di prendere le cose “di petto”, in queste prime due settimane di allenamento mi sto limitando a correre 30', tre volte a settimana.

Il ritmo di questi allenamenti è molto lento, sfiora quasi i 6'/km, anche perché l'obiettivo è quello di alleggerirsi un po' piuttosto che aumentare la propria performance.

Ogni allenamento è seguito da una lunga seduta di stretching a gambe e schiena.

Ma la cosa che in assoluto permette di sconfiggere questi nemici iniziali è la soddisfazione che si prova alla fine di ogni allenamento, che poi è anche la spinta per affrontare il prossimo!

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Ritratto di Andrea Poidomani
Laureato in informatica, dopo una lunga parentesi torinese, ritorno alle mie origini per trasferirmi in Sicilia. Da sempre sono stato appassionato di sport, ma soprattutto di atletica.
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Commenti

Beato te, Andrea, io, causa sperone di Haglund bilaterale, ho dovuto rinunciare a correre, limitandomi a lunghe passeggiate a 8m/km. Posso chiederti dove vai a correre? Un saluto, Andrea.