Yoga per il runner: la posizione del gatto
Come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare, il runner può trarre enormi benefici dallo yoga. La corsa e lo yoga sono due discipline complementari che insieme riescono a prendersi cura del corpo e della mente.
Il runner trae benefici dalle posizioni dello yoga per combattere la rigidità che spesso una sessione di corsa può lasciare nel nostro corpo.
Non a caso, una delle posizioni più praticate nello yoga è la posizione del gatto o Bitilasana. Praticando questo esercizio il runner può combattere la rigidità della schiena, rendendo più flessibile la colonna vertebrale, il collo e le spalle.
L’esecuzione di questo asana è molto semplice e non richiede particolari abilità fisiche, è efficace per migliorare la postura e può essere inserita tra gli esercizi di riscaldamento.
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Benefici della posizione
Le varianti di questo esercizio in realtà sono 2: l’asana Marjariasana indica la posizione statica, con la schiena all’insù, mentre l’asana Bitilasana indica la vera e propria posizione del gatto o della mucca.
Come accade per tutti gli esercizi di yoga, anche in questo caso c’è una profonda coordinazione tra respirazione e movimento, che contribuisce a calmare la mente e ridurre lo stress.
L’asana Bitilasana ha effetti benefici anche sull’apparato digerente e sugli organi riproduttivi. Non a caso infatti contribuisce a regolarizzare il ciclo mestruale e ad alleviare i dolori e i crampi che possono insorgere a causa di quest’ultimo.
Inoltre anche le donne incinte possono eseguirlo. Se la gravidanza è fisiologica e non ci sono particolari indicazioni mediche, la donna può eseguire la posizione del gatto per alleviare il dolore alla schiena dovuto all’aumento di peso e alla nuova conformazione fisica, rafforzando così i muscoli lombari e allungando delicatamente la colonna vertebrale.
Esecuzione
L’esecuzione di questo esercizio prevede almeno 3 ripetizioni.
La posizione di partenza è in quadrupedia: le ginocchia vanno posizionate alla larghezza dei fianchi, le braccia scendono perpendicolarmente alle spalle e la testa deve essere in linea con la colonna vertebrale.
Inspirando profondamente, distendere lentamente la schiena verso il basso e sollevare la testa verso l’alto.
Lentamente, durante la fase di espirazione, contrarre i muscoli addominali, risucchiando l’ombelico verso la colonna vertebrale. Rivolgere il coccige verso il basso e contrarre i glutei.
Al fine di un risultato ottimale, è necessario alzare al massimo la parte alta della schiena, così da dare una maggiore mobilità a quest’ultima.
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