
Lo stretching, uno strumento in più per entrare in sintonia con i propri muscoli
Oggi milioni di persone hanno scoperto gli effetti benefici del movimento. Ovunque guardiate c’è gente che cammina, pratica jogging, corre, gioca a tennis. Quali risultati spera di ottenere? Perché questo improvviso interesse per l’attività fisica?
La gente attiva vive molto più pienamente. Ha più capacità di resistenza, sopporta meglio le malattie, ha un maggiore autocontrollo, è meno depressa e spesso in tarda età intraprende nuove attività.
La ricerca media ha dimostrato che moltissimi stati di cattiva salute sono direttamente correlati alla carenza di attività fisica. Ci si è resi conto che la salute è qualcosa che possiamo controllare e che possiamo prevenire gli stati di indebolimento. La capacità di recupero del corpo è fenomenale!
Ma, che cosa ha che fare lo stretching o “allungamento” con tutto questo? E’ l’importante anello di congiunzione tra la vita sedentaria e la vita attiva. L’allungamento mantiene l’elasticità dei muscoli, prepara al movimento e favorisce il passaggio quotidiano dall’inattività all’attività impegnativa senza eccessivo sforzo.
Lo stretching è particolarmente importante se correte, fate ciclismo, giocate a tennis o se vi dedicate ad altri esercizi, perché queste attività producono rigidità e diminuiscono la flessibilità e sarà utile per prevenire traumi frequenti, come la periostite tibiale o la classica tendinite dell’atleta (tendine d’Achille), e i dolori alle spalle o al “gomito del tennista”.
Lo stretching è una metodica facile, ma eseguirlo in maniera errata può realmente causare più danni che benefici. Per questa ragione è fondamentale apprendere le tecniche corrette. Osservando gli animali si può imparare molto, ad esempio guadando un gatto o un cane, essi posseggono in modo innato il modo di allungarsi. Lo fanno senza mai eccedere.
L’allungamento non deve essere un'attività stressante, ma serena, rilassante e non competitiva. Il sottile fascino dell’allungamento consiste nella capacità di mettervi in sintonia con i vostri muscoli attraverso la presa di coscienza delle tensioni muscolari. La tecnica è comodamente adattabile all’individuo. Siamo diversi nella forza, nella resistenza, nella flessibilità e nel carattere.
Si può praticare stretching quando si ha tempo o necessità. La mattina, prima di iniziare la giornata. Dopo una giornata di lavoro, sedentario o particolarmente impegnativo che sia, aiuta a ridurre la tensione nervosa.
In particolare, lo stretching viene sconsigliato dopo gli allenamenti molto intesi. Nei runners è preferibile farlo dopo una seduta di corsa lenta piuttosto che dopo delle ripetute. Dopo un lavoro intenso è preferibile svolgere del defaticamento con un po’ di corsa blanda. L’allungamento riduce la tensione muscolare, favorisce la sensazione di rilassamento e la coordinazione, permettendo maggiore libertà e facilità nell’esecuzione dei movimenti. Incrementa la capacità di movimenti, previene gli infortuni, favorisce la circolazione del sangue.
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