
Scarpe per il running: come sono composte - prima parte
Sul mercato esistono diversi tipi di scarpe per ogni esigenza sportiva: fitness, walking, jogging, aerobica, running etc.
Quelle che interessano a noi sono ovviamente quelle per il running.
La scarpa è il mezzo con cui trasmettiamo la nostra spinta al terreno con cui entriamo a contatto con il terreno stesso. Dovrà, quindi, avere sia caratteristiche di ammortizzamento, sia caratteristiche di aderenza. Le parti che danno alla scarpa queste caratteristiche sono: tomaia, intersuola, battistrada.
Tomaia: è la parte che avvolge il piede. Costruita generalmente in nylon, ha uno strato esterno a rete, per permettere al calore e all'umidità di uscire, e da uno strato interno più morbido per un maggior comfort.
La parte posteriore che avvolge il calcagno si chiama conchiglia che contribuisce alla stabilità di tutta la scarpa; è in materiale termoplastico e la sua rigidità può aumentare in funzione dell’uso per cui è destinata la calzatura. Allo stesso scopo in molte scarpe si possono trovare gli stabilizzatori posteriori realizzati in materiale plastico, hanno una forma a ferro di cavallo.
Intersuola: è lo strato realizzato il materiale elastic, posto tra la tomaia e il battistrada, che fornisce alla scarpa l'importante azione ammortizzante. Generalmente è realizzata con un materiale espanso (EVA: Etil Venil Acetato) o in poliuretano.
Per migliorare la capacità di assorbimento, in alcuni punti particolari dell'intersuola (es. sotto il calcagno) possono essere introdotte delle bolle di gas pressurizzato o di silicone gelatinoso.
Battistrada: è la parte che ci deve offrire aderenza e che deve creare più attrito possibile per rendere efficace l'azione della nostra spinta. Di solito è realizzato in gomma fusa arricchita di carbonio per aumentarne la resistenza all'usura. Il design dipende dall'utilizzo e dal terreno per cui è stata pensata la scarpa.
Viste le principali componenti di una scarpa da running ricordiamoci sempre che, se abbiamo deciso di cominciare a correre, prima di acquistare un modello generico è importante effettuare un test baropodometrico per valutare la tipologia di appoggio, ovvero per capire se siamo pronatori (appoggio interno ) , supinatori (appoggio esterno) o neutri (arco normale).
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