Diventa anche tu un albarunner!
Dovesse capitarvi di passare lungo le Mura di Lucca, Villa Ada a Roma, Lungomare di Catania od il parco del Valentino a Torino, intorno alle 6-6.30 del mattino, vi assicuro che lo trovereste già occupato dai runner dell’alba: gli albarunner.
Chi per piacere, motivi climatici o per necessità lavorative, si trova a dover fare questa scelta. Ho sentito addirittura persone che ormai hanno talmente radicata l’abitudine di correre al mattino presto che faticano ad allenarsi nel pomeriggio, anche quando ne avrebbero possibilità.
Cosa significa e perché? Ed ancora, come fare la scelta di diventare un albarunner in modo ponderato?
La nostra mente ed il nostro corpo sono un meccanismo fantastico e perfetto, in grado di adeguarsi a moltissime situazioni di stress che gli vengono proposte.
Innanzitutto se vogliamo correre al mattino presto dobbiamo esserne convinti e motivati. Inutile puntare la sveglia, se poi la si ignora. Per diventare un albarunner, occorre avere un obiettivo ben preciso da perseguire e la determinazione con cui lo vorremo raggiungere ci porterà ad adattarci più rapidamente a quest’orario di allenamento.
Cerchiamo di aiutarvi con alcuni consigli semplici, ma importanti per cominciare bene.
- Non svegliatevi all’ultimo momento, ma almeno 30’ prima. Il corpo ha bisogno di risvegliarsi e deve farlo gradualmente. Evitate di buttarvi giù dal letto per essere in strada 10 minuti più tardi.
- Preparatevi l’abbigliamento già dalla sera precedente. Diventa difficile rimediare il necessario la mattina stessa, rischiando anche di svegliare tutto il resto della famiglia. Una sbirciatina alla situazione meteo prevista, vi può aiutare a capire cosa dovreste indossare il giorno dopo.
- Non fate colazione prima di uscire, o meglio non come siete abituati a farla. Possono essere introdotti gel o integratori a rapido assorbimento. Anche un caffè è possibile, ma occorre testarlo in quanto ad alcuni genera fastidi intestinali.
- Fate un buon riscaldamento. Il corpo deve rimettersi in moto e nelle prime ore del mattino non ha ancora tutta l’elasticità necessaria per sostenere impegni immediati di media ed alta intensità. Chi ha il cardiofrequenzimetro si accorgerà che il cuore necessita di più tempo per salire di pulsazioni.
- In caso di allenamenti intensi, occorre fare anche qualche esercizio di risveglio articolare, come skip, calciata dietro, piccoli balzelli sugli avampiedi ed infine qualche allungo di 80 mt. Tutto questo per evitare di infortunarsi alla prima prova.
- Tenetevi 10’ per lo stretching finale, così da decontrarvi muscolarmente e prepararvi per la giornata che vi attende.
Correre al mattino propone qualche aspetto particolarmente allenante per chi prepara le lunghe distanze. Essendo a digiuno si abituerà il corpo ad attingere dalle riserve di glicogeno, utilizzando miscele energetiche di maggior provenienza lipidica.
Ai runner abituati ad allenarsi in fasce orarie differenti, mi permetto di suggerire gradualità. Fate qualche uscita di sola corsa per un paio di settimane e qualora decideste di eseguire anche qualche lavoro di qualità, partite con quelli più semplici. Non è facile impegnarsi subito mentalmente in sedute faticose e lunghe; rischiereste di desistere poco dopo.
Cercate infine, di non sottrarre troppo tempo al sonno, altrimenti potreste avere un effetto contrario a quello allenante, trovandovi senza energie durante la giornata.
La corsa al mattino avrà la capacità di rendervi già particolarmente attivi fin dalle prime battute della giornata. Non meravigliatevi quindi, se i vostri familiari, amici e colleghi, vi vedranno già sfrecciare mentre loro staranno ancora cercando di capire che giorno sia!
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