Consigli utili per allenarsi a correre sulla sabbia

di -
A chi abita vicino al mare o chi in estate va in zone balneari, diamo dei consigli per svolgere efficacemente degli allenamenti di corsa sulla sabbia.

A chi abita vicino al mare o chi in estate va in zone balneari, diamo dei consigli per svolgere efficacemente degli allenamenti di corsa sulla sabbia.

Analizzando da vicino la corsa in spiaggia si possono fare le seguenti considerazioni: dal punto di vista psicologico ha sicuramente il suo fascino, una corsa su una bella spiaggia al mattino presto oppure alla luce del tramonto, anche da soli, sicuramente gratifica molto. Dal punto di vista tecnico, questa pratica va usata con parsimonia e con le dovute accortezze. Infatti, anche se da una lato il correre sulla sabbia massimizza gli effetti dell’allenamento e costituisce una buona metodica per lo stimolo propriocettivo dagli arti inferiori, il rovescio della medaglia è che la corsa sulla sabbia può essere causa di traumi. I maggiori pericoli sono soprattutto per l’articolazione della caviglia, del ginocchio e per i tendini.

Ecco quindi a cosa bisogna prestare attenzione:


- la corsa sulla sabbia richiede un impegno veramente notevole per il tricipite surale che può andare incontro a contratture, distrazioni o addirittura a strappi se la corsa è svolta a certe intensità;


- per chi corre a piedi nudi, attenzione, perché varia completamente l’assetto di corsa: essendo ormai abituati alle protezioni tipiche delle scarpe specifiche, il rischio è di incorrere in problemi muscolari una volta che si torna a correre su terreni duri e compatti;


- un’altra fonte di rischio è determinata dal fatto che correndo sul bagnasciuga si finisce per correre in pratica su un piano inclinato finendo per sollecitare in modo asimmetrico i piedi e le caviglie;


- è opportuno correre sulla sabbia bagnata che, rispetto alla sabbia asciutta, offre un migliore appoggio e alleggerisce il lavoro di articolazioni e muscoli;
si eviti di correre su percorsi fortemente sabbiosi e in pendenza come le dune;


- non è detto che per correre sulla sabbia sia necessario ricorrere a scarpe da running, tenuto conto che il terreno non è particolarmente duro, non c’è la necessità di assorbire gli impatti come su terreni duri;


- si eviti di correre scalzi; oltre ai motivi già elencati si corre il rischio di ferirsi con oggetti che potrebbero essere rimasti sul terreno (pezzi di vetro o di metallo, arbusti ecc.);


- si eviti anche la corsa con le sole calze da running; l’effetto protettivo è praticamente inesistente e, in più, lo sfregamento può provocare vesciche alle dite dei piedi, inoltre il piede umido può creare un ambiente che favorisce l’attecchimento di agenti infettivi come i funghi.


Negli ultimi anni si sono sviluppate varie metodiche di allenamento sulla sabbia, dalla corsa lenta classica a lavori specifici. Ad esempio c’è chi svolge degli allunghi sul bagnasciuga anche sotto forma di lavoro intervallato. Altri invece corrono a velocità sostenute distanze dai 100 ai 400 metri sulla sabbia asciutta con recupero passivo. Altri svolgono lavoro di fartlek correndo dei tratti blandi su bagnasciuga e tratti veloci su sabbia asciutta. Infine c’è chi corre a piedi scalzi in riva al mare, con l’acqua che arriva poco sopra il piede. Come è facile intendere tutte queste metodiche sono traumatiche e quindi devono essere usate con cautela e in modo graduale.

Ritratto di Giorgio Bertini Fisioterapista
Appassionato di Sport cerca da sempre da correlare la sua passione alla pratica clinica fisioterapica. Si laurea in Fisioterapia nel 2018 con il massimo dei voti all'Università di Pisa, con tesi in via di pubblicazione sulla tendinopatia...
Facebook profile
Sito web
Ritratto di Marcello Chiapponi
Mi occupo di riabilitazione, fitness e di salute in generale. Tratto disturbi posturali ma anche disturbi funzionali del metabolismo (digestione lenta, stanchezza, difficoltà del sonno, gonfiori) tramite attività fisica e tecniche specifiche. Il...
Facebook profile
Sito web
Ritratto di Ryakos Center
Il centro Ryakos si occupa di Riabilitazione e Fisioterapia Napoli, in zona Vomero. È coordinato dall’esperienza trentennale del Dott. Michele Franzese, Fisioterapista.
Facebook profile
Sito web
Ritratto di Alberto Bruno
La corsa per me è vita, fonte di amicizie spassionate. Ho iniziato a correre insieme a mia figlia e mi sento fortunato, molto fortunato!
Ritratto di Salvo Greco
Avevo 16 anni quando iniziai ad amare la corsa e, da allora, non ho mai smesso
Facebook profile
Ritratto di Laura Cantini
Fiorentina d'origine, nomade per lavoro, attualmente vive a Parigi. Di professione ricercatrice, studia il cancro di giorno e nel tempo libero corre
Facebook profile
Ritratto di Mattia Roppolo
Mattia Roppolo, PhD, è Chinesiologo (laurea in scienze motorie) e Osteopata (DO). Si occupa anche di allenamento e preparazione atletica per le discipline di Mezzofondo/Fondo, Trail Running e Triathlon. È l’ideatore e sviluppatore del progetto “...
Facebook profile
Profilo Twitter
Sito web

Scrivi un commento

Accedi o Registrati per inserire il tuo commento.

Commenti

Secondo il mio parere correre sulla sabbia di qualunque consistenza compresa la ghiaia è una metodica di allenamento importantissa sia come potenziamento sia x rinforzare i legamenti della caviglia e quelli plantari , praticamente tutto il piede , infatti le sollecitazioni rinforzano le strutture ossee , tendinee e legamentose cosa che non potra mai avvemire con la corsa rettilinea,