Allenatore e atleti durante allenamento

7 ottimi motivi per farsi seguire da un allenatore

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Tutti noi dovremmo farci seguire da un allenatore e questi 7 ottimi motivi convinceranno anche i tenaci dell'allenamento fai da te

Il mondo è pieno di atleti fai da te o, decisamente peggio, di pseudo esperti che elargiscono facili consigli e strutturano tabelle che nemmeno nelle fantasie di allenatori di successo come Alberto Salazar verrebbe in mente di proporre.

Ai secondi preferisco decisamente i primi, se non altro per una forma istintiva di autoconservazione che ci autolimita negli sforzi tutelando la nostra integrità fisica. L’errore più comune di un atleta fai da te è la ripetitività degli allenamenti e la scarsa considerazione di tutta una serie di aspetti che non ritiene degni di nota come la tonificazione muscolare, la velocità, la tecnica di corsa e così via. Per lui vale una sola cosa: correre e possibilmente il più possibile!


Bastasse questo non ci sarebbe certamente bisogno di un tecnico che possa seguirvi, ma a cosa serve invece questa figura? Innanzitutto sfatiamo il luogo comune che solo gli atleti agonisti o professionisti debbano avere un tecnico.

Chi pratica spinning, pilates, GAG od ancora zumba, li possiamo definire agonisti? Eppure in questi contesti si dà per scontato che a seguirci sia una istruttrice od istruttore e, in ragione di tutto questo, perché la corsa dovrebbe differire?


Allenatore? Si, grazie!


Iniziando bene, proseguiremo meglio ed apprezzeremo a fondo questo sport, in quanto:


1. Un buon allenatore cerca di conoscervi e comprendere il vostro livello di preparazione, che siate già agonisti o principianti alle primissime uscite.


2. Comprenderà se avete bisogno maggiormente di quantità o qualità, in funzione dei vostri obiettivi. Insieme a voi verificherà se sono raggiungibili nell’immediato o se di contro è necessario programmare un percorso con tempistiche differenti.


3. Vi prepara la struttura di base fisica ed aerobica sulla quale costruirete i vostri allenamenti, prevenendo infortuni o sovraccarichi.


4. Per chi vuole affrontare le distanze più lunghe, cerca di realizzare con voi il giusto approccio mentale per poter affrontare i tanti chilometri che dovrete fare e la gestione della fatica che questi comporteranno.


5. Adeguerà le tabelle in funzione del vostro lavoro e dei vostri orari di uscita o quantomeno adatterà i ritmi delle sedute in funzione di quello. Non essendo atleti professionisti è necessario tenere in considerazione questo aspetto per nulla secondario.


6. Ogni atleta si sente più sicuro in certe sedute piuttosto che in altre e qui un buon tecnico cerca di modificare gli allenamenti per farvele assimilare ugualmente. Molto spesso è possibile raggiungere alcuni obiettivi con metodiche leggermente differenti che risultano tuttavia più gradevoli all’atleta.


7. Ultimo della lista, ma primo in ordine di importanza, insegna a correre. Per quanto sia naturale il gesto della corsa, occorre mantenere una certa postura ed imparare ad utilizzare bene gli appoggi dei piedi. In questo modo correrete di più, meglio e facendo meno fatica.


Con il tecnico si interagisce, si scambiano sensazioni, emozioni ed anche ansie o timori. Grazie a questo interscambio di informazioni sarete in grado di gettare basi solide per continuare a lungo questo bellissimo sport, correndo in piena libertà nei posti meravigliosi che ci offre questa nostra bellissima terra.

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Sono un atleta semplice, non l’amico bravo, né quello esperto. Sono quello che arriva a metà gruppo e che mette il ghiaccio sul ginocchio dopo le gare più lunghe. Ho iniziato a nuotare tardi, poi a correre ed infine ad andare in bicicletta. Senza...
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Bell'articolo, inoltre un allenamento personalizzato mirato studia proprio le specifiche del cliente qualunque sia l'obiettivo,ovviamente un aggiornamento continuo nella formazione garantisce anche l'ottima qualità del servizio,preparazione.